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StandardBus

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  1. @oplontigames è già in fase di stesura, e farà parte della serie di articoli riguardanti la riparazione in casa degli apparecchi elettronici.
  2. http://www.nonsologaming.com/vd/XBMC_Logo.png Se state cercando un media center economico per la vostra TV, magari senza superare 50 euro di spesa, pretendendo l'HDMI e ovviamente il supporto alla riproduzione di video FullHD (1080p) potreste dare una possibilità al Raspberry Pi. XBMC è stato portato su Raspberry tramite sistemi basati su Raspbian che avviano in automatico il noto media center, tralasciando il window manager. In questo modo le intere risorse della board sono dedicate ad XBMC, e, francamente, con ottimi risultati. XBMC su Raspberry è risultato semplice da usare, non richiede tastiera nè mouse se collegato alla TV via HDMI in quanto sfrutta la tecnologia CEC (Consumer Electronics Control) che permette di controllare il Raspberry tramite il telecomando della TV. Qualsiasi informazione di controllo passerà tramite l'interfaccia HDMI. (Teoricamente tramite l'HDMI il Raspberry potrebbe anche collegarsi ad internet se è collegato ad uno smart TV che a sua volta è connesso alla rete tramite Wifi o LAN cablata, ma questo è da verificare). Con ben due porte USB a disposizione, il Raspberry permette di riprodurre agevolmente i file media da qualsiasi pendrive o HDD USB (gli HDD andranno alimentati esternamente). Non ci saranno problemi nel riconoscimento delle periferiche: una volta collegato il drive USB, sarà navigabile all'istante. Non dovrete fare altro che selezionare il file e avviare la riproduzione. XBMC una volta collegato ad internet mostra tutte le sue potenzialità: programmi dedicati installabili, tra cui anche un manager per jDownloader ed un client Torrent, dai quali gestire i file in fase di download. Se amate il torrent, potete lasciare acceso il Raspberry mentre scarica ed al termine godervi il media appena scaricato direttamente sulla vostra TV. Ribadisco, l'intero controllo avverrà senza l'utilizzo di periferiche supplementari, basterà solo il telecomando della vostra TV. Stupiti? Stiamo parlando di un sistema basato su linux L'unica cosa che non si può fare da telecomando è l'accensione del Raspberry. Ma a quello potete porre rimedio con l'aggiunta di un tasto di accensione <- (clicca qui per sapere come fare). Alla fine, con un set composto da alimentatore 5V 1A, Raspberry Pi, SD da 2-4GB e cavo HDMI potreste effettivamente trasformare in "Smart TV" qualsiasi televisore recente provvisto di porta HDMI.. perchè l'unica differenza che passa tra un televisore normale e quelli che vengono venduti a centinaia di euro in più come "Smart TV" è l'assenza di un computer embedded (dalla potenza molto limitata) e di un sistema che permetta di installarci applicazioni sopra. Con il Raspberry, invece, potrete sfoggiare un Media center che fa molto più di quello che le "Smart TV" sono in grado di fare, nonchè dire agli amici "questo l'ho aggiunto io". Quali sono i reali vantaggi nell'usare il Rasberry Pi al posto dei media center (come le chiavette HDMI) commerciali o di un sistema embedded? Economico: con 50 euro circa avete l'intero set pronto all'uso. Personalizzabile: Il Raspberry Pi ha la possibilità di essere impiegato in vari modi. Ma anche come semplice media center offre una possibilità di personalizzazione senza eguali. Potete cambiare il tema, installare programmi, etc... Basso consumo: Ipotizziamo che il Raspberry Pi abbia un assorbimento costante di 700mA, che sono 0,7A (700/1000). Siccome W (Watt, potenza) = V (tensone in Volt) per I (corrente in Ampere) possiamo fare questo calcolo: 5 per 0,7 = 3,5 (Watt). Ipotizzando un costo medio di 20 centesimi al KWh, possiamo calcolare quanto può costare mantenere un Raspberry Pi acceso 24H su 24 in un anno: 3,5W diventano 0,0035 se convertiti in KW. 0,0035 per 24 (le ore in un giorno) = 0,084 (consumo del Raspberry in un giorno) 0,20 (il costo al KWh) per 0,084 (il consumo del Raspberry Pi in un giorno) = 0,0168 centesimi (costo per mantenere un Raspberry Pi acceso per un giorno) 0,0168 (costo Raspi/giorno) per 365 (i giorni in un anno) = 6,132 euro (costo Raspberry/anno). In pratica, il costo per mantenere un Raspberry Pi acceso 24 ore su 24 in un anno è di 6 euro e 14 centesimi (arrotondando per eccesso e tenendo conto del costo di 20 cent al KWh, che chiaramente può variare a seconda del vostro contratto con il fornitore)... e questo vale per qualsiasi impiego possibile del Raspi. Nel calcolo si dovrà aggiungere il consumo di eventuali periferiche esterne. Date un occhiata a quanto consumano gli HTPC commerciali e ripetete il calcolo. Non richiede ulteriori telecomandi: con il passaggio al digitale, chi ha lettore DVD, decoder DVBT, etc oltre al televisore si ritrova con uno sproposito di telecomandi da gestire. Il Raspberry non ha bisogno di un telecomando ulteriore. Si controlla tramite quello per la TV. Espandibile: le porte GPIO permettono di far fare altre cose al Raspberry, come ad esempio gestire una matrice di LED RGB per per le TV che non ce l'hanno. Nessun HTPC o Smart TV prevede questa possibilità. Per approfondire l'argomento: https://code.google.com/p/boblight/wiki/LPD8806_on_Raspberry_Pi Contollabile da smartphone: come vedremo poi, XBMC ha la possibilità di essere controllato tramite applicazione dal proprio telefono/tablet Android e IOS. Per Android il programma si chiama YATSEE ed è gratuito, oltre che ben progettato. Quindi, se non avete un TV che supporta il protocollo CEC, potete controllare il Raspberry tramite questa alternativa. Gli HTPC commerciali fanno la stessa cosa? Aggiornato di frequente: il progetto open source XBMC è in costante evoluzione, come accade per qualsiasi altro progetto su Linux. E continuerà ad evolversi finchè non salterà fuori un alternativa migliore... al contrario degli HTPC commerciali, che il produttore abbandona presto in modo da favorire la vendita dei nuovi modelli. Supporto a quasi tutti i filesystem esistenti: certo, i più comuni sono il FAT32 e l'NTFS, ma linux estende il supporto anche a quelli meno usati come l'HFS e l'EXTx, che stanno prendendo sempre più piede. I media center non fanno altrettanto e si limitano quasi tutti al supporto per il FAT32. Occupa poco spazio: Il Raspberry ha le dimensioni di una carta di credito (ed uno spessore di 2 centimetri). Trova spazio dovunque. Contro: Il Raspberry Pi non è pronto all'uso appena acquistato, dovete mettervi d'impegno e installare il sistema manualmente. Ma a questo i nostri tutorial pongono rimedio. In caso di problemi, dovrete fare ricerche su internet o rivolgervi alle community: XBMC è un ottimo software per media center, ma soffre comunque di qualche raro bug che può richiedere il riavvio del Raspberry Pi in alcuni casi. Potete consolarvi comunque all'idea che i bug vengono fixati pochi giorni (se non ore) dopo la scoperta (ovviamente vanno segnalati). Il Raspberry Pi viene consegnato "nudo", solo la board... nessun case: Per un fattore estetico potete rivolgervi a qualsiasi rivenditore di case per Raspberry (ce ne sono veramente tanti). Vi segnalo che diversi case hanno anche il supporto per il montaggio standard VESA (al posto del sostegno a muro per le TV). E' sufficiente cercare su google "Raspberry+pi+VESA" per dare un'occhiata a cosa intendo. Il tasto di accensione dovrete installarlo voi. Questo può richiedere l'utilizzo del saldatore, ma... suvvia, fare esperienza con la modifica hardware di un dispositivo non può che accrescere i vostri skill... e poi in questo tutorial spiego per filo e per segno come si fa, non potete sbagliare. Sono sostanzialmente tre le distribuzioni disponibili per Raspberry che hanno come obiettivo quello di impiegarlo come media center tramite XBMC: XBian Openelec Raspbmc Per ognuno verrà scritta una guida all'installazione e al termine dei test vedremo quale potrebbe essere la scelta migliore. (I tutorial sono in fase di stesura)
  3. @mouse100: no, ha solo la funzionalità di reset del dispositivo, quindi non verrà mai usato in altro modo.
  4. @flescio: I telefoni sono in grado di limitare la corrente assorbita quando sono collegati alla porta USB del PC (e anche il controller USB tiene monitorato l'assorbimento per evitare danni in caso di cortocircuito o comunque assorbimento troppo elevato), infatti si ricaricano lentamente. Se fai anche un test con ricarica da alimentatore tablet (2-2,1A) mettendo un amperometro in serie tra telefono ed alimentatore ti accorgi che non assorbe comunque molto di più. In genere arrivano sui 700mA di ricarica, solo che l'alimentatore da 2A dura una vita rispetto ai "dadini" Apple da 1A, nonostante costino uno sproposito. E coi tablet la cosa non cambia, perchè si... l'alimentatore cerca sia di ricaricare che alimentare il tablet, ma il tablet consuma molto, e l'assorbimento viene limitato in corrente dal tablet stesso. Infatti succede in certi casi che nonostante l'alimentatore sia collegato al tablet, il tablet anzichè ricaricarsi si scarichi.. molto più lentamente.
  5. No, evidentemente non avevo proprio capito cosa intendeva il cliente di @Sascha Pinna XD Pazzoide...
  6. StandardBus

    alla fine :)

    Se non sei quello che ha aspettato di più in assoluto a presentarsi... ci vai vicino Comunque benvenuto!
  7. @Sascha Pinna: Qui si sta parlando di alimentatore non recuperabile o assente, non certo di filo spezzato... non ho capito cosa intendeva il tuo cliente (suppongo che se lo sia riparato in casa) ma questo è un argomento che tratterò più avanti. Questo articolo serve a far capire a chi non capisce la differenza tra V ed A come fare per sostituire un alimentatore, infatti non ho assolutamente spiegato come ripararlo.
  8. @bradipoz posso sapere che cosa hai apprezzato dell'articolo?
  9. Queste tre situazioni hanno una cosa in comune: avete bisogno di un alimentatore per dare vita o ricaricare il vostro dispositivo elettronico. Ma con che criteri decidere quale alimentatore prendere? Forse pensate che l'USB è universale e che quindi tutti i caricabatterie USB siano in grado di caricare allo stesso modo il tablet o lo smartphone? È importante leggere le specifiche presenti sull'alimentatore originale per acquistarne un altro? Un alimentatore universale permette l'inserimento della spina in entrambi i versi, quindi la direzione è qualcosa di indifferente? Nonostante possa sembrare una cosa banale, non tutti sanno come fare scelte giuste a riguardo. La scelta di un alimentatore, la tensione, la corrente, la potenza, la direzione della spina, sono tutti fattori che per il vostro dispositivo possono fare anche la differenza tra il funzionamento ed il cestino. E con questo articolo voglio spiegare senza tecnicismi con che criterio scegliere e perchè. Torniamo all'esempio del portatile, e del suo alimentatore fumato. Ipotizziamo che questa sia l'etichetta riportata sull'alimentatore originale: http://www.nonsologaming.com/vd/alimentatore_notebook.jpg Nel riquadro in rosso ci sono tutte le informazioni che ci servono per poterlo sostituire: La tensione in uscita (18,5V), la corrente massima (3,5A) e la polarità del jack. Anche se non si vede bene, il simbolo rappresenta sia il jack che la polarità: http://www.nonsologaming.com/vd/polarita.png Nel caso il jack sia di forma differente, quello che viene indicato come punto è sempre il polo centrale, mentre la "C" rappresenta sempre la parte più esterna del jack. Invece la polarità può variare. Sull'etichetta si nota che il polo positivo corrisponde al centro del jack (positivo centrale): dovremo rispettare questa regola affinchè l'apparecchio non si danneggi. Che alimentatore devo comprare per sostituire quello danneggiato? Semplice: uno che abbia 18,5V di tensione e che sia in grado di fornire una corrente di 3,5A o superiore. Quindi va bene anche un alimentatore da 18,5V e 6A? Non rischia di bruciare il computer? Un alimentatore da 6A sarà più difficile che si guasti, e non brucierà il computer. Il perchè è semplice: Il computer assorbirà solo la corrente necessaria al suo funzionamento, anche se l'alimentatore fosse in grado di fornirgliene di più. Ipotizziamo 3 casi: A) Il PC necessita di 3,5 A mentre l'alimentatore sull'etichetta dice di poterne dare al massimo 2. Cosa succede se si prova ad alimentare il PC: La spia di ricarica si accende. Bingo... o no? No, perchè l'alimentatore sta cercando in tutti i modi di fornire al PC la corrente di cui necessita. Quindi... nominalmente l'alimentatore resiste fino a 2A di assorbimento, mentre il PC gliene sta "chiedendo" 3,5. L'alimentatore, sotto sforzo, si scalda e si guasta in pochissimo tempo. B) Il PC necessita di 3,5 A mentre l'alimentatore sull'etichetta dice di poterne dare al massimo 3,6 (i produttori spesso danno alimentatori molto vicini all'assorbimento richiesto dall'apparecchio) Cosa succede se si prova ad alimentare il PC: La spia di ricarica si accende, tutto funziona come deve, e l'alimentatore non si guasta... ma si scalda perchè è vicino al limite di quello che può "dare" al PC. C) Il PC necessita di 3,5 A mentre l'alimentatore sull'etichetta dice di poterne dare al massimo 6 Cosa succede se si prova ad alimentare il PC: La spia di ricarica si accende, tutto funziona come deve e l'alimentatore non si scalda, perchè il PC ha un'assorbimento che è ben lontano da quello che l'alimentatore può fornire... non fa nessuno sforzo. Sarà molto difficile che l'alimentatore si guasti per assorbimento troppo alto. Nel caso degli alimentatori per la ricarica via USB di smartphone, tablet e via dicendo la situazione non cambia: preferite sempre quelli da 2A piuttosto che quelli da 1A venduti alle fiere... e ricaricare il tablet con un alimentatore per smartphone è una pessima idea. Mentre nel caso degli alimentatori per PC fissi, detti anche ATX, si guarda solamente la potenza, perchè le tensioni sono standard.
  10. Non ho mai chiesto prestazioni da reflex... stai andando agli estremi. Parlo del range qualitativo che si può richiedere ad un obiettivo digitale montato su di un telefono. Di notte fa fatica, di giorno i colori vengono rappresentati sbiaditi... non ho mai chiesto il top, ma se faccio una foto, voglio almeno che si riescano a distinguere le sagome delle persone, suvvia
  11. Non preoccupatevi, come ho detto sopra... se qualcuno abusa della funzionalità per le donazioni o addirittura arriva a pretendere le donazioni non ci faremo nessun problema ad escluderlo dal forum. In ogni caso... quello delle donazioni è un esperimento. Se tutto va bene, lo teniamo. Se tanti ne abusano, lo togliamo. Non ci sono grossi problemi a riguardo. Facciamo appello al buonsenso degli utenti.
  12. Vi annuncio l'introduzione di nuove funzionalità social per Moddingstudio.com I modder e gli utenti popolari nella community saranno felici di queste aggiunte: Oramai ognuno di noi ha un profilo personale su qualche social network. Chi su Google+, chi su Facebook, chi su Twitter... da oggi è possibile (per chi lo vuole) unire il proprio account sociale al rispettivo nickname su Moddingstudio. In che modo? Accedendo al pannello "modifica profilo" avrete a disposizione ben 4 nuovi campi compilabili con i vostri dati personali: http://www.nonsologaming.com/vd/social_fields.png Campo "Profilo Google+": forse il più importante tra i 4. Scrivete articoli su MS e le vostre news finiscono spesso in home? Inserendo il link al vostro profilo Google+ in questo campo chiederete la paternità dell'articolo. Cosa significa questo? In pratica, quando qualcuno cercherà su Google un contenuto di cui VOI avete parlato all'interno di un vostro articolo, Google mostrerà in corrispondenza dei risultati la vostra immagine profilo Google+, come vedete qui sotto: http://www.nonsologaming.com/vd/autore_moddingstudio.png Se qualcuno poi vorrà scoprire chi siete, dovrà solo cliccare sul link autore. Non funziona con gli account FB e Twitter. Una volta aggiunto l'url del vostro profilo G+, comparirà anche nel postbit l'icona-link per leggere quello che avete pubblicato su G+ e per fare in modo che la gente vi aggiunga alle sue cerchie. Campo "Profilo Facebook": Link al vostro profilo/pagina facebook, che siate utenti normali o modder con una pagina dedicata. Campo "Profilo Twitter": Link alla pagina con i vostri tweet, la gente potrà così seguirvi. Campo "Email Paypal": Altra importante novità. Da oggi, è possibile inserire nel postbit il pulsante per ricevere donazioni dagli utenti, inserendo nel campo profilo dedicato il vostro indirizzo email Paypal. Non funziona con altri metodi di pagamento. Più scrivete, più pubblicate contenuti utili alla community, e più è probabile che qualcuno vi ringrazi con una piccola donazione. Non sapevamo se introdurre questa feature o meno, quindi non fateci pentire della decisione. Usate il pulsante donazione usando la testa. Ogni abuso, ogni utente che insiste a pubblicare articoli copiati da altre parti solo per fare in modo che la gente gli sia grata verrà buttato fuori dalla community in modo permanente. Non venite a pregarmi in ginocchio poi. Vi sto dando la possibilità di monetizzare i contenuti che create, dandovi fiducia. Non abusate di questa possibilità. Ecco come funziona: http://www.nonsologaming.com/vd/postbit_desc.png Spero che queste aggiunte vi facciano piacere. Se avete suggerimenti, pulsanti più belli, o avete qualche idea su come effettuare il restyling dell'intero postbit, fatevi avanti! MS è una community che esiste grazie a VOI, e qualunque proposta viene presa in considerazione.
  13. Non ti preoccupare, non me la sono affatto presa, solo non capivo il perchè del "finalmente" E siccome in genere cerco di promuovere l'utilizzo di linux, sentirsi dare del "finalmente usi linux" mi suonava strano. Si, per quanto riguarda l'invenzione, sicuramente viene da Unix, ma considera che Linux sta attirando tanta gente ultimamente soprattutto grazie all'immediatezza di Ubuntu ed Android.
  14. No, qualsiasi sistema per Raspberry partiziona la SD in due parti. Una partizione è FAT, ed è quella che contiene il firmware (50-200MB), mentre l'altra è in formato EXT3 e Windows non può leggerla, ed è quella che contiene il sistema vero e proprio. I file immagine, per restare piccoli ed adattarsi a qualsiasi scheda, creano all'interno delle SD le due partizioni, ma complessivamente occupano al massimo 2GB, mentre il resto dello spazio della SD resta inutilizzato. Per utilizzare il resto della SD è sufficiente avviare da terminale "sudo raspi-config" (su raspbian) e selezionare l'opzione "expand_rootfs". Il tool procederà ad allargare la partizione di sistema al limite offerto dalla scheda SD, ma Windows non riuscirà COMUNQUE a vedere quella partizione., mentre la partizione contenente il firmware resterà della stessa dimensione. In questo articolo avevo spiegato tutte le funzioni del tool raspi-config: http://www.nonsologaming.com/content.php?1473
  15. @enzoibanez: infatti le comunità indipendenti che lavorano su Raspberry Pi sono in fermento... è Broadcom che scassa con la storia dei driver e ritarda... ma per il resto c'è davvero tantissima gente che ci lavora su.
  16. Infatti non sapevo se pubblicarlo o meno, non è mia intenzione causare dibattiti su quale sia il telefono migliore. Chi mi segue su G+ ed in particolare sul post parallelo di questo articolo ho spiegato con che criteri valuto uno smartphone:
  17. http://www.nonsologaming.com/vd/fritzing-3.png Visto che con gli articoli ci stiamo sempre più addentrando in tutto quello che riguarda l'elettronica, oggi vi voglio parlare di Fritzing, uno strumento che amerete. A disposizione del pubblico ci sono sempre stati pochi e costosi programmi che permettevano di progettare circuiti in modo professionale e di svilupparne gli stampati. Fritzing (riporto testualmente la descrizione del sito ufficiale) "...è uno strumento open source nato per supportare designer, artisti, ricercatori e hobbisti a lavorare creativamente con l'elettronica interattiva. Stiamo creando uno strumento software, una comunità e servizi seguendo lo stesso spirito di Processing ed Arduino nel promuovere un ecosistema che permette agli utenti di documentare i loro prototipi, condividerli con gli altri, insegnare l'elettronica nelle classi a scuola, e creare e produrre layout di PCB con qualità professionale" senza avere particolari conoscenze in fatto di software CAD dedicato all'elettronica. Ogni singolo componente all'interno di Fritzing sarà rappresentato in modo stilizzato, esteticamente simile a come sarebbe nella realtà, semplificando lo sviluppo di circuiti e facilitando la lettura anche agli utenti più inesperti. L'elettronica sta diventando giorno dopo giorno sempre più user-friendly, e la prototipazione oggi è alla portata di tutti grazie a piattaforme aperte come Arduino. Non avete più scuse per non sperimentare. L'interfaccia di Fritzing è stata tradotta quasi completamente in italiano ormai, quindi l'utilizzo sarà ancora più immediato anche per chi non mastica troppo volentieri l'inglese. La natura open source del programma facilita la produzione di librerie di componenti da parte degli appassionati, così volenterosi da non fargliene mancare nemmeno uno. E se proprio non ha a diposizione un componente troppo specifico o una scheda intera (perchè autoprodotta magari), Fritzing ci dà la possibilità di disegnare il componente e di aggiungerlo manualmente alla libreria. Posizionare i pezzi come se fossimo davvero davanti alla breadboard non è l'unica feature di questo fantastico programma. Se volessimo metterci a fare le cose sul serio, potremmo tranquillamente passare dalla modalità visualizzazione "breadboard" alla "vista schema", nella quale il programma posizionerà automaticamente tutti i componenti del nostro circuito all'interno di uno schema elettrico ordinato e facilmente consultabile... e tutte le modifiche che facciamo all'interno di un'interfaccia vengono automaticamente applicate anche alle altre. A circuito terminato, potremo poi passare alla "vista PCB" e dare forma alla nostra creazione posizionando i componenti come preferiamo (per necessità o anche più semplicemente per un fattore estetico), Fritzing penserà da solo alla creazione delle piste tramite il pulsante "autorouter". Al termine, il disegno potrà essere trasformato in realtà tramite le nostre attrezzature oppure trovando qualche azienda disposta a stamparci la board disegnata (per pochi euro ci sono diverse aziende che lo fanno). Fritzing supporta pienamente tutti i principali sistemi operativi esistenti. Che abbiate Windows, MacOS o Linux non importa, su MS trovate il download per il vostro sistema operativo. Per la sua immediatezza e per il design di facile comprensione, in special modo nella modalità "breadboard" per i circuiti che andremo a realizzare utilizzerò questo programma. Ogni tutorial sarà fornito assieme al file per Fritzing, liberamente scaricabile, modificabile e condivisibile. Dal sito ufficiale, sezione "projects" è anche possibile scaricare i progetti condivisi dagli utenti: http://fritzing.org/projects/ http://www.nonsologaming.com/vd/Fritzing_logo.png
  18. @ManuelX il sistema resta solo su SD, quindi cambiando SD puoi avere più sistemi Oppure, come ti ha indicato @BeTmAsTeR puoi benissimo usare berryboot.
  19. http://www.nonsologaming.com/vd/raspberry-pi-berries.jpg La distro linux per Raspberry Pi basata su Debian, "Raspbian", si sta evolvendo. Gli sviluppatori hanno messo mano alla distribuzione raspbian-wheezy-02-09-2013, la stessa sulla quale si basa anche nella nostra Raspbian MS edition B per vedere se era possibile attuare delle ottimizzazioni per migliorare sensibilmente le prestazioni del mini computer. La "vecchia" Wheezy rilasciata a febbraio di quest'anno è stata aggiornata, portando il kernel alla versione 3.6.11 (dedicato armv6l) e GCC è stato aggiornato alla versione 4.6. Sul sito di OpenBenchmarking.org sono stati pubblicati da Bryan Quigley i dati registrati dal Phoronix test suite 3.8.0 sia prima che dopo le ottimizzazioni. Per rendere le cose ancora più interessanti, il Raspberry con Debian 7.0 si è ritrovato a competere contro un vecchio sistema dotato di CPU Pentium 4 single-core a 2.80GHz, 512MB di RAM ed Ubuntu 12.04. I risultati sono davvero interessanti: http://www.nonsologaming.com/vd/PI_benchmark.png Le differenze si notano soprattutto nella seconda e nella terza comparativa: il Raspberry brucia Debian nella codifica di audio FLAC ed MP3, impiegando rispettivamente la metà e 1/5 del tempo per lo stesso task. Brian ha commentato tramite il suo blog: L'immagine modificata non è ancora stata rilasciata, ma speriamo di poterla presto testare sui nostri Raspi. Verrà caricata nella nostra area download dedicata appena possibile.
  20. Intende l'HTC Nexus One. Si, ma Google non commissiona l'hardware, perchè se così fosse sarebbero dei dispositivi diversi da altri, invece il N4 è spiaccicato l'Optimus G... E a quanto pare nemmeno il design, perchè il N4 si discosta troppo dal Galaxy Nexus. Si tratta solo di una collaborazione, nella quale Google prende il ruolo di quello che cura il software di un dispositivo fornito dal produttore, niente di più.
  21. Con chi stai parlando? O.o Uso Ubuntu dalla versione 7.04 (ho ancora il disco originale, di quando ancora regalavano gli adesivi assieme ai cd) e successivamente sono passato a Debian, cosa ti ha fatto pensare che usassi qualche altro sistema? Penso tu abbia frainteso l'articolo quando parlavo di Android... so bene che Android integra il kernel linux e che il resto è solo interfaccia e Dalvik machine. Ogni tanto parlo come se l'avessi scoperto ieri proprio per rendere il tutto più semplice da capire. Ma no che non mi offendo, la presunzione di sapere tutto non mi permetterebbe di imparare cose nuove Invito sempre gli utenti a correggermi se sto sbagliando. ...però non in questo caso: io volevo fare un analogia con Android proprio per far capire meglio cosa ho fatto. Google ha deciso sensatamente di dividere il sistema dai dati e dai file dell'utente tramite partizioni, in questo modo aggiornando il sistema non vengono perse le app installate e i dati delle applicazioni, oltre ai contatti e via dicendo... e che questo è possibilissimo anche su qualsiasi altra distro linux assegnando la /home ad una partizione differente dal sistema, anzichè farle convivere sulla stessa. Io ho usato due HDD anzichè due partizioni per isolare anche fisicamente i dati dall'HDD contenente il sistema. Se mi si danneggia l'HDD col sistema, ho i dati ancora sull'altro HDD. E se mi si danneggia l'HDD coi dati, ne ho una copia su un HDD clonato tramite Clonezilla (distro linux dedicata alla clonazione di partizioni e drive). Non è possibile, se non facendo prima ricerche su internet riguardo al modello di box+hdd che vorremmo acquistare... e vedendo se qualcun'altro ha riscontrato il "problema". Ci mancherebbe.
  22. @samu0797: Non sono sicuro che archlinux abbia l'accesso SSH disponibile di default. :/ Dovresti provare, o in alternativa spostarti sull'ottima distro Moebius, una Debian "light" senza desktop environment ma che ha l'SSH attivo da subito. Negli ultimi esperimenti la sto preferendo ad ArchLinux.
  23. http://www.nonsologaming.com/vd/Nexus-4-10-4571.jpg Sono stato per un anno e 1/2 felice possessore di un Galaxy Nexus (il 3° Nexus). Se la AOSP non liberava appieno le sue potenzialità, con la Cyanogenmod lo gnex diventa un terminale tra i migliori esistenti. Soddisfatto di questa esperienza, sono passato una settimana fa al Nexus 4. L'ho trovato in Italia usato ad un prezzo ragionevole (simile a quello USA) e non mi sono lasciato scappare l'occasione, vista la difficoltà a trovarlo sotto i 400 euro. LG come produttore non mi ha mai convinto. In troppi si lamentano della cattiva qualità dei prodotti e della scarsa assistenza offerta ai clienti. Invano ho sperato che la produzione di un Nexus costringesse LG a curarlo maggiormente o a cambiare atteggiamento. Per LG la produzione e la vendita del Nexus 4 doveva essere un'opportunità di riscattarsi di fronte ai clienti. Dopo una settimana di intenso utilizzo, ho concluso che acquistare il Nexus 4 non sia affatto la cosa migliore che si possa fare: Pro: Potenza, Fluidità... non c'è nulla da discutere su questo. (Stiamo parlando di un quad core da 1.5GHz e 2GB di ram... se non fosse fluido e reattivo ci sarebbe da preoccuparsi). Contro: Fotocamera scadente: gli 8MPX non vogliono dire assolutamente niente. Ho confrontato personalmente gli scatti con quelli dello gnex e sono rimasto davvero deluso. I colori sono spenti, l'autofocus inadeguato ad alcuni scatti macro che invece il gnex gestiva benissimo. Fragilità: il gnex era un carro armato a confronto. Con questo ho avuto il terrore di spezzare lo schermo/il vetro posteriore alla prima caduta. Premendo la cover si sentono diversi scriccholii... mi chiedo se sia possibile commettere ancora questi grossolane leggerezze di progettazione su prodotti come gli smartphone che devono essere l'eccellenza della tecnologia. Display: assolutamente non paragonabile al Super Amoled dello GNEX. E non ditemi che il Super Amoled è un brevetto Samsung e gli altri non possono usarlo o che non ci sono display LCD che reggano il confronto: iPhone 5, per quanto sia un terminale discutibile sotto diversi aspetti (e che non acquisterei mai) monta un ottimo display LCD. Perchè gli altri produttori non fanno altrettanto?? Design: Qui si va a gusti, non discuto. A me non è piaciuto per niente. Troppo largo, lo sporco si infila tra il vetro posteriore ed il bezel plastico. I brillantini sul retro se li potevano anche risparmiare. Se si appoggia il telefono su un piano (non vedo così remota la possibilità di posizionare l'apparecchio su di un tavolo con lo schermo rivolto verso l'alto) l'altoparlante viene interamente coperto dal vetro posteriore, e voi non sentirete più nulla. Rischiate di perdere le chiamate? Pare che ad LG questo non importi. Nella nuova revisione sono stati aggiunti 4 piedini agli angoli del telefono per evitare che questo succeda. E se siete tra quelli che l'hanno acquistato all'uscita... beh, vi arrangiate. Nella totalità... sono rimasto molto deluso. Ho sempre pensato i Nexus come una guida per gli altri produttori che si appoggiano ad Android, ma questo rispetto ad un HTC one o ad un Galaxy S4 sembra già vecchio alla nascita. Se dovessi proprio trovargli un punto a favore... direi la popolarità. Il Nexus 4 è talmente ricercato che una volta messo in vendita su qualche sito di annunci vi contatteranno all'istante, e per acquistarlo ad un prezzo non diverso dai soldi che avete tirato fuori per averlo... a patto che l'abbiate comprato usato. E voi possessori del Nexus 4 avete riscontrato gli stessi problemi oppure siete soddisfatti dell'acquisto?
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