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L'altro giorno sono andato a sperimentare per la prima volta un cinema 3D con occhiali attivi... Una volta indossati, risulta chiaro il funzionamento dell'insieme...
Ma andiamo ad analizzare più a fondo le basi del cinema 3D, anche solo per ampliare le nostre conoscenze...
Molti cinema ormai si stanno ri-adeguando ai tempi... perchè scrivo questo?
L'invenzione delle immagini stereoscopiche risale comunque a molti anni prima, ma fu un certo David Brewster che tentò (anche se invano) di proporlo alle persone... nel 1852 lo presentò al pubblico con il nome di fantastereoscopio o bioscopio, ma non ebbe successo.
nei primi anni del 1950 la stereoscopia fu stata sfruttata per la proiezione di immagini tridimensionali, anche a carattere commerciale.
Nel 1970 si penso di evolvere la tecnologia utilizzando degli occhialetti a lenti polarizzate al posto dei due filtri magenta-ciano (gli occhiali a lenti polarizzate vengono tutt'ora utilizzate per le proiezioni 3d casalinghe o nei parchi divertimento).
A causa della scarsa efficacia di questa tecnologia, ben presto la gente si stancò del 3D e ritornò in gran parte alle proiezioni classiche.
Oggi, grazie a speciali proiettori ad alta definizione ed ad alta velocità dei frame (unità di misura fps) il 3D è ritornato nei cinema con i nomi più svariati: RealD Cinema, XpanD 3D, IMAX 3D, Disney Digital 3D...
Se alcuni di questi riprendono i vecchi sistemi a filtri a lenti polarizzate, ce n'è uno che si distingue: il sistema XpanD 3D, che è quello che analizzerò in questo articolo.
L'XpanD 3D è uno dei pochi sistemi a lenti "attive"... cosa significa? che le lenti non sono dei semplici filtri ma sono dei veri e propri pannelli LCD monocromatici, in grado di diventare completamente opachi se sottoposti a tensione, oppure trasparenti se non alimentati.
Fondamentale per la comprensione del funzionamento è la presenza al centro degli occhiali di un sensore infrarosso, identico a quello utilizzato nelle TV per ricevere ordini dal telecomando.
Il funzionamento di base è molto semplice: l'intera platea è illuminata da una luce infrarossa, invisibile all'occhio umano, che lampeggia a velocità costante, inviando agli occhiali un impulso che viene riconosciuto dagli occhiali stessi come comando "toggle", ovvero "inverti".
La sorgente infrarossa lampeggia alla velocità di 144Hz (144 volte in un secondo).
Il comando "toggle", come dicevo poco fa, viene interpretato dagli occhiali come "inverti": la tensione applicata su un pannello LCD verrà quindi azzerata per alimentare l'altro pannello LCD, che diventerà opaco.
Quindi lo spettatore, senza accorgersene, vedrà le immagini da un solo occhio per volta.
Le immagini sono dapprima "riprese" da una visuale a destra, e nel fotogramma successivo da una visuale a sinistra, alternate alla stessa frequenza di toggle degli occhiali.
Questa immagine, ovviamente rallentata ed esemplificata, vi aiuterà a capire:
http://www.nonsologaming.com/images/Cinema.gif
Come potete vedere, ogni occhio vedrà solo l'immagine che vedrebbe se la scena fosse realmente davanti a noi.
Al resto penserà il cervello, che metterà insieme le immagini permettendoci di percepire la profondità della scena, creando l'effetto 3D.