Giusto ieri vi avevamo parlato della PSVita che ha debuttato in Giappone e con Sony che come misura preventiva contro la pirateria ha cambiato la chiave AES della console tramite il rilascio di un nuovo firmware, versione 1.50. SKFU ha ironicamente commentato il lancio sul mercato della PSVita: "Let the games begin! (again…)".
Bene, fatta questa sintesi della news precedente, ritorniamo a questa news:
I developer giapponesi, al lavoro da ieri sul nuovo dispositivo Sony, hanno già riportato informazioni molto importanti riguardanti la sicurezza della console.
Stando ad alcune recenti notizie sembrerebbe che la PSP mode integrata in PSVita sia vulnerabile agli stessi exploit dei salvataggi di "un gioco" ancora non rivelato, che già su PSP portavano al classico "buffer overflow" sfruttato come sempre per l'avvio di codice homebrew. La scoperta sarebbe stata rivelata al mondo di smanettoni sul web tramite Teck4, un personaggio nuovo sulla scena console hacking.
L'exploit è stato già testato sul firmware 1.50 rilasciato ieri, ed alcuni coder si sono messi già al lavoro su un Half-Byte Loader (HBL) in grado di avviare gli homebrew in PSP mode.
La retrocompatibilità però è cosa isolata dal resto del sistema PS Vita, nonchè all'accesso all'hardware che distingue la PSP da PS Vita... La stessa cosa è successa già da tempo su 3DS, con la retrocompatibilità sfruttata per avviare le flashcard DS sulla nuova console portatile Nintendo.
Essendo la retrocompatibilità una sorta di virtual machine nel sistema vero e proprio gli homebrew avviati all'interno di questo ambiente sono isolati e non possono interagire con l'hardware della macchina (sfruttare appieno le capacità di calcolo di GPU e CPU, accedere a particolari periferiche come la fotocamera o i pannelli touch etc..) Quindi, ammesso che riescano ad avviare i backup tramite questo metodo, sarà possibile avviare solo emulatori, giochi PSP o POPS (PSX convertiti). Niente backup dei titoli PSVita quindi al momento.
La scoperta è stata fatta dal coder Neur0n, noto CF developer su PSP, che ha concluso l'intervento sul suo account twitter affermando che con questo exploit, l'emulazione e retro compatibilità dei titoli PSP è stupefacente, ma l'hacking vero e proprio sulla PSVita ancora non è iniziato. Per studiare approfonditamente la PSVita è necessario studiarla, esplorarla e reversarne il software ex-novo.
I read lot’s of article around the world about this Hello World on Vita and I found so many “this is fake, right?”…No, this is not a fake. But you have to think this is inevitable result because of emulation.
And you can find “Hello World for PSP Firmware 6.31 by Teck4″ and say “Why 6.31?”
Teck4 have some savegame exploits. These were found when PSP lastest firmware was 6.31. He tried to run his unsigned code without any modification..including the letter “6.31″
That’s why “6.31″ was displayed in his Hello World.
His exploit use buffer overflow of the system and, you know, what we call “Usemode exploit”, So do not expect kernel hacking from it.
I know his exploit and I know he is not a faker. That’s real. But I think this shows us that emulation tech on vita is brilliant, NOT “PS Vita is hackable!”
"Hello World" su PSVita! Console già violata?
Giusto ieri vi avevamo parlato della PSVita che ha debuttato in Giappone e con Sony che come misura preventiva contro la pirateria ha cambiato la chiave AES della console tramite il rilascio di un nuovo firmware, versione 1.50. SKFU ha ironicamente commentato il lancio sul mercato della PSVita: "Let the games begin! (again…)".
Bene, fatta questa sintesi della news precedente, ritorniamo a questa news:
I developer giapponesi, al lavoro da ieri sul nuovo dispositivo Sony, hanno già riportato informazioni molto importanti riguardanti la sicurezza della console.
Stando ad alcune recenti notizie sembrerebbe che la PSP mode integrata in PSVita sia vulnerabile agli stessi exploit dei salvataggi di "un gioco" ancora non rivelato, che già su PSP portavano al classico "buffer overflow" sfruttato come sempre per l'avvio di codice homebrew. La scoperta sarebbe stata rivelata al mondo di smanettoni sul web tramite Teck4, un personaggio nuovo sulla scena console hacking.
L'exploit è stato già testato sul firmware 1.50 rilasciato ieri, ed alcuni coder si sono messi già al lavoro su un Half-Byte Loader (HBL) in grado di avviare gli homebrew in PSP mode.
La retrocompatibilità però è cosa isolata dal resto del sistema PS Vita, nonchè all'accesso all'hardware che distingue la PSP da PS Vita... La stessa cosa è successa già da tempo su 3DS, con la retrocompatibilità sfruttata per avviare le flashcard DS sulla nuova console portatile Nintendo.
Essendo la retrocompatibilità una sorta di virtual machine nel sistema vero e proprio gli homebrew avviati all'interno di questo ambiente sono isolati e non possono interagire con l'hardware della macchina (sfruttare appieno le capacità di calcolo di GPU e CPU, accedere a particolari periferiche come la fotocamera o i pannelli touch etc..) Quindi, ammesso che riescano ad avviare i backup tramite questo metodo, sarà possibile avviare solo emulatori, giochi PSP o POPS (PSX convertiti). Niente backup dei titoli PSVita quindi al momento.
La scoperta è stata fatta dal coder Neur0n, noto CF developer su PSP, che ha concluso l'intervento sul suo account twitter affermando che con questo exploit, l'emulazione e retro compatibilità dei titoli PSP è stupefacente, ma l'hacking vero e proprio sulla PSVita ancora non è iniziato. Per studiare approfonditamente la PSVita è necessario studiarla, esplorarla e reversarne il software ex-novo.
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Modificato da snuntipook