Facendone una descrizione limitante, è un mini computer basato su processore ARM v7 integrato in SOC (system on a chip) Samsung, delle dimensioni (ma non dello spessore) di una carta di credito. Ed il bello è che può essere utilizzato per quello che vogliamo, grazie all'ampia gamma di sistemi Linux-based disponibili per questa piattaforma.
Dietro al Raspberry c'è l'omonima fondazione inglese, nata nel 2009, con l'obiettivo di sviluppare e mettere a disposizione un computer completo ed economico a scuole ed associazioni.
Sto scrivendo questo articolo a distanza di 4 anni (solo 1 e 1/2 dalla commercializzazione), siamo arrivati alla revisione B e attorno al Raspberry si sono create e affermate diverse comunità di sviluppatori e interessati che continuano a tenere vivo il progetto. Del resto, un computer all'accessibile prezzo di 30-35 euro, a basso consumo e (quasi) libero ha una vastissima gamma di possibili impieghi.
Me ne sono appassionato anch'io, tanto che ho deciso che è ora di rimpinguare la sezione Raspberry del forum, sperando di riuscire a suscitare in voi lo stesso interesse ed entusiasmo che il Raspberry ha suscitato in me
E con questo spiego anche la mia assenza nei giorni scorsi: mi sono perso a sperimentare dietro a questo versatile computerino, del quale parlerò anche nei prossimi giorni.
Se avete già in mano da tempo un Raspberry Pi, probabilmente avrete già provato ad installare Raspbian, il sistema operativo Debian-Lite sviluppato principalmente dal duo Mike Thompson e Peter Green e migliorato dalla comunità di appassionati come succede per qualsiasi distro Linux.
Una volta avviato il sistema per la prima volta e vedendovi comparire a schermo una vera e propria interfaccia desktop... vi renderete conto delle potenzialità di questo piccolo computer.
Certo, non potremo mai pretendere di farci girare sopra giochi recenti o programmi per editing video, ma il Raspberry non è stato progettato per questo.
Il limite dei nostri progetti sarà quello imposto dalle modeste caratteristiche tecniche della revisione B, quella che utilizzerò negli articoli (la versione A costa circa 10 euro in meno ma pecca dell'assenza totale di una porta ethernet, di una porta USB in meno e di una RAM dimezzata rispetto alla versione B)
Si parla comunque di 700 MHz (arriva fino a 1 Ghz se overcloccato, ma i test che ho effettuato rivelano instabilità una volta superati i 900Mhz. Ad 1Ghz è molto facile che si corrompa il contenuto della scheda SD), 512MB di RAM condivisi tra CPU e GPU, 2 porte USB, uno slot SD, una porta ethernet, un interfaccia GPIO, jack 3,5 per l'audio out e uscite video composito/HDMI (il Raspberry gestisce senza problemi un uscita video Full HD 1080p).
In pratica, caratteristiche del tutto comparabili al computer fisso che avevo nel 2002, con l'unica differenza che il Raspberry ha un assorbimento di corrente di soli 0.44A e che 10 anni fa il mio monitor CRT non sapeva nemmeno cosa significassero le sigle HDMI e 1080p.
http://www.nonsologaming.com/vd/SNES_testma.jpg
Tra di voi ci sarà sicuramente chi starà pensando ai possibili impieghi...
Non vi anticipo nulla, ma i prossimi articoli sono già pronti
Facendone una descrizione limitante, è un mini computer basato su processore ARM v7 integrato in SOC (system on a chip) Samsung, delle dimensioni (ma non dello spessore) di una carta di credito. Ed il bello è che può essere utilizzato per quello che vogliamo, grazie all'ampia gamma di sistemi Linux-based disponibili per questa piattaforma.
Dietro al Raspberry c'è l'omonima fondazione inglese, nata nel 2009, con l'obiettivo di sviluppare e mettere a disposizione un computer completo ed economico a scuole ed associazioni.
Sto scrivendo questo articolo a distanza di 4 anni (solo 1 e 1/2 dalla commercializzazione), siamo arrivati alla revisione B e attorno al Raspberry si sono create e affermate diverse comunità di sviluppatori e interessati che continuano a tenere vivo il progetto. Del resto, un computer all'accessibile prezzo di 30-35 euro, a basso consumo e (quasi) libero ha una vastissima gamma di possibili impieghi.
Me ne sono appassionato anch'io, tanto che ho deciso che è ora di rimpinguare la sezione Raspberry del forum, sperando di riuscire a suscitare in voi lo stesso interesse ed entusiasmo che il Raspberry ha suscitato in me
E con questo spiego anche la mia assenza nei giorni scorsi: mi sono perso a sperimentare dietro a questo versatile computerino, del quale parlerò anche nei prossimi giorni.
Se avete già in mano da tempo un Raspberry Pi, probabilmente avrete già provato ad installare Raspbian, il sistema operativo Debian-Lite sviluppato principalmente dal duo Mike Thompson e Peter Green e migliorato dalla comunità di appassionati come succede per qualsiasi distro Linux.
Una volta avviato il sistema per la prima volta e vedendovi comparire a schermo una vera e propria interfaccia desktop... vi renderete conto delle potenzialità di questo piccolo computer.
Certo, non potremo mai pretendere di farci girare sopra giochi recenti o programmi per editing video, ma il Raspberry non è stato progettato per questo.
Il limite dei nostri progetti sarà quello imposto dalle modeste caratteristiche tecniche della revisione B, quella che utilizzerò negli articoli (la versione A costa circa 10 euro in meno ma pecca dell'assenza totale di una porta ethernet, di una porta USB in meno e di una RAM dimezzata rispetto alla versione B)
Si parla comunque di 700 MHz (arriva fino a 1 Ghz se overcloccato, ma i test che ho effettuato rivelano instabilità una volta superati i 900Mhz. Ad 1Ghz è molto facile che si corrompa il contenuto della scheda SD), 512MB di RAM condivisi tra CPU e GPU, 2 porte USB, uno slot SD, una porta ethernet, un interfaccia GPIO, jack 3,5 per l'audio out e uscite video composito/HDMI (il Raspberry gestisce senza problemi un uscita video Full HD 1080p).
In pratica, caratteristiche del tutto comparabili al computer fisso che avevo nel 2002, con l'unica differenza che il Raspberry ha un assorbimento di corrente di soli 0.44A e che 10 anni fa il mio monitor CRT non sapeva nemmeno cosa significassero le sigle HDMI e 1080p.
Tra di voi ci sarà sicuramente chi starà pensando ai possibili impieghi...
Non vi anticipo nulla, ma i prossimi articoli sono già pronti