E' così vasto che non riesco ad immagine i suoi limiti. E' talmente enorme che non riesco a paragonarlo con niente.
Tanti sono i dubbi, tante le meraviglie che ci può mostare ma la domanda che mi porgo è: se dovessi riunire tutta quella massa che valore otterrei? Quanta energia ottengo? Penso che se dovessi calcolarlo e scriverlo a mano, forse mi basterebbero 10 vite talmente il numero è lungo eppure io , paragonato alla Terra sono un granello di sabbia.
La domanda che risiede nella mia mente è particolare e so che questa domanda non ha risposta perchè è il tempo che mi impedisce di saperlo. L'atomo è l'unità più piccola, composto da protoni e neutroni che generano il nucleo, ed elettroni situati negli orbitali; in base al numero di protoni che è equo di natura con il numero di elettroni, determina l'elemento come l'idrogeno, l'ossigeno, azoto, l'uranio, il sodio, potassio, mercurio e molti altri. L'uomo ne ha scoperti 118 ma quanti ancora ne esistono nell'universo? La cosa che mi sorprende è che guardandomi in giro, tutto è formato da questi piccollisimi sistemi aggregati formano un reticolo cristallino anche se non è perfetto. In un capello di un essere umano, mediamente, contiene più di 300000 atomi e io mi domando: "Solo la Terra in totale quanti ne avrà? Non riesco nemmeno ad immaginarmi l'intero numero, non ci riesco, non ce la faccio, è troppo lungo.
Ho sempre pensato che non siamo soli e mi sono sempre detto che nell'universo ci saranno tante forme di vita di ogni forma fisicacamente possibile, mi sono chiesto se possono essere composti da elementi diversi rispetto a noi, per sopravvivere ad ambienti che per noi sono inadatti, quindi ci può essere un rimescolamento degli elementi, perchè no? Non c'è una prova che dice che ogni essere vivente deve essere per forza composta da acqua, magari d'azoto che si solidifica a -182°c ed un pianeta che non si trova nella zona Riccioli d'Oro e molto distante da una stella, potrebbe avere una vita del genere. Mi piace pensare che esista. Immagino molte volte un pianeta distante da una stella, la superficie è formata da ghiaccio, con uno spessore di 25 Km, sotto di esso c'è l'acqua nello stato liquido ed al di sotto di essa un nucleo simile a quella della Terra ma ovviamente il suo centro è roccioso. Tra il gelido freddo superficiale e l'enorme calore interno, potrebbe esserci vita, mi piace pensarla così, anche se può essere difficile da capire e comprendere la struttura del mio ragionamento.
Molto spesso si parla del tessuto spazio-tempo, viene descritto come un tessuto statico, simmetrico e a forma sferica dove tutti i corpi celesti, al suo interno, girano rispetto al centro, una forza talmente elevata in grado di fare questo ed è presente d'ovunque. Si è parlato di distorsione del tessuto spazio-tempo provocato dalla massa e quindi dalla quantità di materia che un corpo possiede (in fisica la massa ha una proprietà detta intrinseca, perchè sarà sempre uguale dappertutto ma alla velocità della luce può variare). Ci sono delle persone che vorrebbero distorcelo per dimminuire la distanza da un punto all'altro ma ammettiamo che l'uomo volesse dimminuire la distanza che intercorre tra Marte e la Terra, geralmente ho visto una navetta che percorre una linea retta (questa è geometria analitica, quindi c'è matematica) con la quale unisce i due punti Marte-Terra, la variante è la distanza che in base alla distorsione del tessuto spazio-tempo, quest'ultima dimminuiva e la navetta poteva fare meno kilometri ma mi sorge un dubbio. Se la navetta può attraversa quella distanza accorciata fisicamente coinvolgendo anche l'energia che produce, lo può fare anche il campo gravitazionale di Marte ma se invertiamo la rotta e lo facessimo verso il Sole (per ipotesi), mi aspetto una catastrofe, pensando così (forse mi manca qualche dato, qualche risorsa, sono nel dubbio). Penso che se dovessimo mettere in moto quella navetta, la distanza non è accorciata, rispettiamo la distorsione provocata, quindi invece di andare diritto, dovremmo percorrere tutta la disorsione e quindi la retta che all'inizio era perfettamente diritta, subisce una incurvatura e come sappiamo tutti una strada diritta presenta una distanza inferiore rispetto ad una distanza curva.
Mi sono chiesto, se dovessi percorrere una distanza accorciata e io come ipotetico corpo trasporto massa ed enegia, a che velocità dovrei andare per non seguire quella distorsione? Forse alla velocità della luce, forse di meno, forse di più (si dice che la velocità della luce sia il limite che non si può oltrepassare).
Si ipotizza che viggiando alla velocità della luce, si riesca a viaggiare nel tempo e io non riesco ad immaginarlo, come faccio a pensare io che vado a 300 000 Km/s (il vero valore è 299 792, 458 Km/s) per un tempo di 2 settimane, sulla Terra sono passati 1000 anni? Come faccio a vederlo?
Per rendere meglio l'idea faccio un esempio semplicissimo; facciamo finta di cotruire un treno che riesca ad andare anche meno rispetto alla velocità della luce (non deve essere per forza un valore uguale a quello della luce) e questo treno incomincia a girare a 270 000 Km/s. Io sono in quel treno, faccio il giro della Terra in circa 0.185 secondi (impressionante) e dal finistrino, ogni 0.185 secondi dovrei vedere modificare un ambiente alla velocità sonica, è come costruire un grattacelo in circa 1000 giri che il treno compie intorno alla Terra.
La regola è che puoi andare nel futuro e non nel passato, la linea del tempo va avanti.
Ho scritto questo perchè vorrei sapere la vostra opinione riguardo a tutto questo. Per favore, cercate di rispettare quello che ho scritto, vorrei vedere interventi seri e connessi. Grazie
E' così vasto che non riesco ad immagine i suoi limiti. E' talmente enorme che non riesco a paragonarlo con niente.
Tanti sono i dubbi, tante le meraviglie che ci può mostare ma la domanda che mi porgo è: se dovessi riunire tutta quella massa che valore otterrei? Quanta energia ottengo? Penso che se dovessi calcolarlo e scriverlo a mano, forse mi basterebbero 10 vite talmente il numero è lungo eppure io , paragonato alla Terra sono un granello di sabbia.
La domanda che risiede nella mia mente è particolare e so che questa domanda non ha risposta perchè è il tempo che mi impedisce di saperlo. L'atomo è l'unità più piccola, composto da protoni e neutroni che generano il nucleo, ed elettroni situati negli orbitali; in base al numero di protoni che è equo di natura con il numero di elettroni, determina l'elemento come l'idrogeno, l'ossigeno, azoto, l'uranio, il sodio, potassio, mercurio e molti altri. L'uomo ne ha scoperti 118 ma quanti ancora ne esistono nell'universo? La cosa che mi sorprende è che guardandomi in giro, tutto è formato da questi piccollisimi sistemi aggregati formano un reticolo cristallino anche se non è perfetto. In un capello di un essere umano, mediamente, contiene più di 300000 atomi e io mi domando: "Solo la Terra in totale quanti ne avrà? Non riesco nemmeno ad immaginarmi l'intero numero, non ci riesco, non ce la faccio, è troppo lungo.
Ho sempre pensato che non siamo soli e mi sono sempre detto che nell'universo ci saranno tante forme di vita di ogni forma fisicacamente possibile, mi sono chiesto se possono essere composti da elementi diversi rispetto a noi, per sopravvivere ad ambienti che per noi sono inadatti, quindi ci può essere un rimescolamento degli elementi, perchè no? Non c'è una prova che dice che ogni essere vivente deve essere per forza composta da acqua, magari d'azoto che si solidifica a -182°c ed un pianeta che non si trova nella zona Riccioli d'Oro e molto distante da una stella, potrebbe avere una vita del genere. Mi piace pensare che esista. Immagino molte volte un pianeta distante da una stella, la superficie è formata da ghiaccio, con uno spessore di 25 Km, sotto di esso c'è l'acqua nello stato liquido ed al di sotto di essa un nucleo simile a quella della Terra ma ovviamente il suo centro è roccioso. Tra il gelido freddo superficiale e l'enorme calore interno, potrebbe esserci vita, mi piace pensarla così, anche se può essere difficile da capire e comprendere la struttura del mio ragionamento.
Molto spesso si parla del tessuto spazio-tempo, viene descritto come un tessuto statico, simmetrico e a forma sferica dove tutti i corpi celesti, al suo interno, girano rispetto al centro, una forza talmente elevata in grado di fare questo ed è presente d'ovunque. Si è parlato di distorsione del tessuto spazio-tempo provocato dalla massa e quindi dalla quantità di materia che un corpo possiede (in fisica la massa ha una proprietà detta intrinseca, perchè sarà sempre uguale dappertutto ma alla velocità della luce può variare). Ci sono delle persone che vorrebbero distorcelo per dimminuire la distanza da un punto all'altro ma ammettiamo che l'uomo volesse dimminuire la distanza che intercorre tra Marte e la Terra, geralmente ho visto una navetta che percorre una linea retta (questa è geometria analitica, quindi c'è matematica) con la quale unisce i due punti Marte-Terra, la variante è la distanza che in base alla distorsione del tessuto spazio-tempo, quest'ultima dimminuiva e la navetta poteva fare meno kilometri ma mi sorge un dubbio. Se la navetta può attraversa quella distanza accorciata fisicamente coinvolgendo anche l'energia che produce, lo può fare anche il campo gravitazionale di Marte ma se invertiamo la rotta e lo facessimo verso il Sole (per ipotesi), mi aspetto una catastrofe, pensando così (forse mi manca qualche dato, qualche risorsa, sono nel dubbio). Penso che se dovessimo mettere in moto quella navetta, la distanza non è accorciata, rispettiamo la distorsione provocata, quindi invece di andare diritto, dovremmo percorrere tutta la disorsione e quindi la retta che all'inizio era perfettamente diritta, subisce una incurvatura e come sappiamo tutti una strada diritta presenta una distanza inferiore rispetto ad una distanza curva.
Mi sono chiesto, se dovessi percorrere una distanza accorciata e io come ipotetico corpo trasporto massa ed enegia, a che velocità dovrei andare per non seguire quella distorsione? Forse alla velocità della luce, forse di meno, forse di più (si dice che la velocità della luce sia il limite che non si può oltrepassare).
Si ipotizza che viggiando alla velocità della luce, si riesca a viaggiare nel tempo e io non riesco ad immaginarlo, come faccio a pensare io che vado a 300 000 Km/s (il vero valore è 299 792, 458 Km/s) per un tempo di 2 settimane, sulla Terra sono passati 1000 anni? Come faccio a vederlo?
Per rendere meglio l'idea faccio un esempio semplicissimo; facciamo finta di cotruire un treno che riesca ad andare anche meno rispetto alla velocità della luce (non deve essere per forza un valore uguale a quello della luce) e questo treno incomincia a girare a 270 000 Km/s. Io sono in quel treno, faccio il giro della Terra in circa 0.185 secondi (impressionante) e dal finistrino, ogni 0.185 secondi dovrei vedere modificare un ambiente alla velocità sonica, è come costruire un grattacelo in circa 1000 giri che il treno compie intorno alla Terra.
La regola è che puoi andare nel futuro e non nel passato, la linea del tempo va avanti.
Ho scritto questo perchè vorrei sapere la vostra opinione riguardo a tutto questo. Per favore, cercate di rispettare quello che ho scritto, vorrei vedere interventi seri e connessi. Grazie