NB: nel titolo ho specificato apposta che si parla di rete "free", ovvero gratuita, ma non di rete libera nel pieno senso del termine. La lettura dell'articolo richiede che sia fatta questa distinzione.
Non mi è possibile avere sotto mano dei dati, ma è risaputo che della rete accessibile gratuitamente ma che si sostenta di pubblicità faccia parte la stragrande maggioranza dei siti web/servizi online.
Il successo delle concessionarie pubblicitarie ne è la prova.
Google oggi non sarebbe quello che è, se non avesse puntato la maggior parte del suo business proprio sull'advertising.
Ma perchè la pubblicità in rete è così importante? E perchè AdBlock è pericoloso per la rete?
La pubblicità che l'utente visualizza in qualsiasi sito internet è indispensabile per il sostentamento dei siti "free" che visitate. Bloccare le pubblicità (sui siti che non ne abusano e che si rivolgono a concessionarie che non accettano banner ingannevoli) significa non riconoscere all'autore quel poco che chiede per visualizzare il suo sito, ovvero qualche banner pubblicitario.
Quello è il "prezzo" che vi chiede di pagare per visitarlo. Niente altro.
Bloccare la pubblicità sui siti che fanno moderato ed onesto uso dei banner significa realmente la morte (od una evoluzione rallentata) degli stessi.
Non starò esagerando? Purtroppo no.
Qui sotto ci sono i due principali fattori che gravano sul webmaster, ed ai quali deve far fronte:
Fattore 1: Costi.
Prendiamola larga: Il funzionamento di un sito web richiede l'esistenza di un server che lo contiene, ed il server deve essere fruibile 24H su 24 a parte alcuni particolari casi.
Se si tratta di mero hosting, ovvero una fettina microscopica di spazio e banda su un server, la spesa per affittare un servizio per ospitare un sito web può essere davvero insignificante, ma se il vostro sito internet comincia ad avere davvero dei visitatori, l'hosting non basterà mai.
La spesa di mantenimento di un server diventa quindi molto gravosa (l'ho sperimentata di persona).
E se proprio volete quantificare indicativamente la spesa, basta andare sul sito di un azienda che offre web hosting e "riempire il carrello" con un server dedicato di media potenza.
Aggiungere dei servizi ha dei costi a parte, da annoverare tra gli investimenti. Un sito internet non può restare uguale in eterno, deve evolvere di pari passo al resto della rete.
Fattore 2: Tempo.
È un periodo nero per parlare di un argomento come il lavoro, ma credo che chiunque tra noi non può permettersi di regalare regolarmente tempo agli altri senza raccoglierne un vantaggio in termini di (restiamo sul venale) denaro.
Il mantenimento di un sito internet richiede tanto tempo quanto un lavoro vero e proprio.
Alcune volte anche di più, perchè in casi di emergenza... non c'è orario che tenga, bisogna intervenire tempestivamente.
Tutto questo tempo che il webmaster spende all'interno del sito internet di sua creazione è "gratuito": non viene pagato dal visitatore, che può tranquillamente prendere le informazioni che gli servono ed andarsene, spesso senza ringraziare (inutile puntare il dito, io stesso l'ho fatto troppe volte, senza soffermarmi a pensare che era quello che io stesso speravo che gli altri non facessero sul mio sito).
Il webmaster deve riuscire a trasformare una visita in remunerazione personale: nessuno sano di mente perderebbe tempo in qualcosa che assorbe parecchie ore ogni giorno e dal quale non guadagna nulla. Piuttosto andrebbe a lavorare, no?
Conclusione breve
AdBlock è utile.
Ci sono siti che davvero abusano senza criterio di banner pubblicitari, e questi vengono pagati dall'utenza con la loro stessa moneta, ovvero bloccandoli per evitare di cliccare dove non si vorrebbe. Bisogna essere dei ninja del mouse per riuscire a raggiungere un contenuto utile in mezzo ad una giungla di spazzatura.
D'altro canto, AdBlock uccide (o come minimo soffoca) davvero i siti internet che usano banner pubblicitari onesti e spazi ben distinti per sopravvivere (e magari per guadagnare qualcosa, a compensare il tempo perso).
AdBlock non dovrebbe abilitare subito il blocco dei banner su tutti i siti internet, dovrebbe bloccare solo quelli sui siti che notoriamente ne abusano.
Quindi AdBlock diventerebbe una sorta di autorità del web in fatto di pubblicità: se non rispetti degli standard in fatto di invadenza, quantità e qualità dei banner, vieni segnalato e bloccato di default.
Ma finchè AdBlock bloccherà tutto indistintamente... sarà sempre e solo un danno per quelli come noi.
NB: nel titolo ho specificato apposta che si parla di rete "free", ovvero gratuita, ma non di rete libera nel pieno senso del termine. La lettura dell'articolo richiede che sia fatta questa distinzione.
Non mi è possibile avere sotto mano dei dati, ma è risaputo che della rete accessibile gratuitamente ma che si sostenta di pubblicità faccia parte la stragrande maggioranza dei siti web/servizi online.
Il successo delle concessionarie pubblicitarie ne è la prova.
Google oggi non sarebbe quello che è, se non avesse puntato la maggior parte del suo business proprio sull'advertising.
Ma perchè la pubblicità in rete è così importante? E perchè AdBlock è pericoloso per la rete?
La pubblicità che l'utente visualizza in qualsiasi sito internet è indispensabile per il sostentamento dei siti "free" che visitate. Bloccare le pubblicità (sui siti che non ne abusano e che si rivolgono a concessionarie che non accettano banner ingannevoli) significa non riconoscere all'autore quel poco che chiede per visualizzare il suo sito, ovvero qualche banner pubblicitario.
Quello è il "prezzo" che vi chiede di pagare per visitarlo. Niente altro.
Bloccare la pubblicità sui siti che fanno moderato ed onesto uso dei banner significa realmente la morte (od una evoluzione rallentata) degli stessi.
Non starò esagerando? Purtroppo no.
Qui sotto ci sono i due principali fattori che gravano sul webmaster, ed ai quali deve far fronte:
Prendiamola larga: Il funzionamento di un sito web richiede l'esistenza di un server che lo contiene, ed il server deve essere fruibile 24H su 24 a parte alcuni particolari casi.
Se si tratta di mero hosting, ovvero una fettina microscopica di spazio e banda su un server, la spesa per affittare un servizio per ospitare un sito web può essere davvero insignificante, ma se il vostro sito internet comincia ad avere davvero dei visitatori, l'hosting non basterà mai.
La spesa di mantenimento di un server diventa quindi molto gravosa (l'ho sperimentata di persona).
E se proprio volete quantificare indicativamente la spesa, basta andare sul sito di un azienda che offre web hosting e "riempire il carrello" con un server dedicato di media potenza.
Aggiungere dei servizi ha dei costi a parte, da annoverare tra gli investimenti. Un sito internet non può restare uguale in eterno, deve evolvere di pari passo al resto della rete.
È un periodo nero per parlare di un argomento come il lavoro, ma credo che chiunque tra noi non può permettersi di regalare regolarmente tempo agli altri senza raccoglierne un vantaggio in termini di (restiamo sul venale) denaro.
Il mantenimento di un sito internet richiede tanto tempo quanto un lavoro vero e proprio.
Alcune volte anche di più, perchè in casi di emergenza... non c'è orario che tenga, bisogna intervenire tempestivamente.
Tutto questo tempo che il webmaster spende all'interno del sito internet di sua creazione è "gratuito": non viene pagato dal visitatore, che può tranquillamente prendere le informazioni che gli servono ed andarsene, spesso senza ringraziare (inutile puntare il dito, io stesso l'ho fatto troppe volte, senza soffermarmi a pensare che era quello che io stesso speravo che gli altri non facessero sul mio sito).
Il webmaster deve riuscire a trasformare una visita in remunerazione personale: nessuno sano di mente perderebbe tempo in qualcosa che assorbe parecchie ore ogni giorno e dal quale non guadagna nulla. Piuttosto andrebbe a lavorare, no?
AdBlock è utile.
Ci sono siti che davvero abusano senza criterio di banner pubblicitari, e questi vengono pagati dall'utenza con la loro stessa moneta, ovvero bloccandoli per evitare di cliccare dove non si vorrebbe. Bisogna essere dei ninja del mouse per riuscire a raggiungere un contenuto utile in mezzo ad una giungla di spazzatura.
D'altro canto, AdBlock uccide (o come minimo soffoca) davvero i siti internet che usano banner pubblicitari onesti e spazi ben distinti per sopravvivere (e magari per guadagnare qualcosa, a compensare il tempo perso).
AdBlock non dovrebbe abilitare subito il blocco dei banner su tutti i siti internet, dovrebbe bloccare solo quelli sui siti che notoriamente ne abusano.
Quindi AdBlock diventerebbe una sorta di autorità del web in fatto di pubblicità: se non rispetti degli standard in fatto di invadenza, quantità e qualità dei banner, vieni segnalato e bloccato di default.
Ma finchè AdBlock bloccherà tutto indistintamente... sarà sempre e solo un danno per quelli come noi.