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Guida alla sostituzione di un alimentatore guasto - Elettronica per newbie


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Siete nel bel mezzo della vostra partita online a chissà quale gioco, il vostro fido notebook comprato 1 anno e 1/2 fa sta sudando all'inverosimile, la ventola gira a mille... e improvvisamente sentite un "pop" proveniente dal blocco di alimentazione, che si mette immediatamente a fumare. Il led di ricarica sul PC si spegne e voi realizzate immediatamente di poter andare avanti ad usare il computer solo per il resto dell'autonomia che la batteria vi concederà.

 

Siete in vacanza... in chissà quale paese... state rovistando nelle valigie nella vana ricerca del caricabatterie del vostro telefono. Ma il caricabatterie è restato a fare la guardia a casa.

 

State tornando a casa, e volete mostrare gli scatti che avete fatto in vacanza agli amici che sono in auto con voi... ma il tablet non la pensa allo stesso modo. La batteria è esaurita e voi potete solo costringere l'autista a fermarsi all'ennesimo Autogrill per vedere se per caso vengono gli alimentatori USB da presa accendisigari.

 

Queste tre situazioni hanno una cosa in comune: avete bisogno di un alimentatore per dare vita o ricaricare il vostro dispositivo elettronico.

Ma con che criteri decidere quale alimentatore prendere? Forse pensate che l'USB è universale e che quindi tutti i caricabatterie USB siano in grado di caricare allo stesso modo il tablet o lo smartphone? È importante leggere le specifiche presenti sull'alimentatore originale per acquistarne un altro? Un alimentatore universale permette l'inserimento della spina in entrambi i versi, quindi la direzione è qualcosa di indifferente?

 

Nonostante possa sembrare una cosa banale, non tutti sanno come fare scelte giuste a riguardo.

La scelta di un alimentatore, la tensione, la corrente, la potenza, la direzione della spina, sono tutti fattori che per il vostro dispositivo possono fare anche la differenza tra il funzionamento ed il cestino.

E con questo articolo voglio spiegare senza tecnicismi con che criterio scegliere e perchè.

 

Torniamo all'esempio del portatile, e del suo alimentatore fumato.

Ipotizziamo che questa sia l'etichetta riportata sull'alimentatore originale:

http://www.nonsologaming.com/vd/alimentatore_notebook.jpg

Nel riquadro in rosso ci sono tutte le informazioni che ci servono per poterlo sostituire: La tensione in uscita (18,5V), la corrente massima (3,5A) e la polarità del jack.

Anche se non si vede bene, il simbolo rappresenta sia il jack che la polarità:

http://www.nonsologaming.com/vd/polarita.png

Nel caso il jack sia di forma differente, quello che viene indicato come punto è sempre il polo centrale, mentre la "C" rappresenta sempre la parte più esterna del jack.

Invece la polarità può variare. Sull'etichetta si nota che il polo positivo corrisponde al centro del jack (positivo centrale): dovremo rispettare questa regola affinchè l'apparecchio non si danneggi.

 

Che alimentatore devo comprare per sostituire quello danneggiato?

Semplice: uno che abbia 18,5V di tensione e che sia in grado di fornire una corrente di 3,5A o superiore.

 

Quindi va bene anche un alimentatore da 18,5V e 6A? Non rischia di bruciare il computer?

Un alimentatore da 6A sarà più difficile che si guasti, e non brucierà il computer.

Il perchè è semplice: Il computer assorbirà solo la corrente necessaria al suo funzionamento, anche se l'alimentatore fosse in grado di fornirgliene di più.

 

Ipotizziamo 3 casi:

A) Il PC necessita di 3,5 A mentre l'alimentatore sull'etichetta dice di poterne dare al massimo 2.

Cosa succede se si prova ad alimentare il PC: La spia di ricarica si accende. Bingo... o no?

No, perchè l'alimentatore sta cercando in tutti i modi di fornire al PC la corrente di cui necessita. Quindi... nominalmente l'alimentatore resiste fino a 2A di assorbimento, mentre il PC gliene sta "chiedendo" 3,5.

L'alimentatore, sotto sforzo, si scalda e si guasta in pochissimo tempo.

 

B) Il PC necessita di 3,5 A mentre l'alimentatore sull'etichetta dice di poterne dare al massimo 3,6 (i produttori spesso danno alimentatori molto vicini all'assorbimento richiesto dall'apparecchio)

Cosa succede se si prova ad alimentare il PC: La spia di ricarica si accende, tutto funziona come deve, e l'alimentatore non si guasta... ma si scalda perchè è vicino al limite di quello che può "dare" al PC.

 

C) Il PC necessita di 3,5 A mentre l'alimentatore sull'etichetta dice di poterne dare al massimo 6

Cosa succede se si prova ad alimentare il PC: La spia di ricarica si accende, tutto funziona come deve e l'alimentatore non si scalda, perchè il PC ha un'assorbimento che è ben lontano da quello che l'alimentatore può fornire... non fa nessuno sforzo.

Sarà molto difficile che l'alimentatore si guasti per assorbimento troppo alto.

 

TIP: Come è possibile leggere l'etichetta di un alimentatore se il valore di corrente è indicato in mA (milliAmpere)?

ES: 3500mA

Per convertire i mA in A dovremo semplicemente dividere per 1000 il valore.

3500mA sono quindi 3,5A.

 

Nel caso degli alimentatori per la ricarica via USB di smartphone, tablet e via dicendo la situazione non cambia: preferite sempre quelli da 2A piuttosto che quelli da 1A venduti alle fiere... e ricaricare il tablet con un alimentatore per smartphone è una pessima idea. :)

Mentre nel caso degli alimentatori per PC fissi, detti anche ATX, si guarda solamente la potenza, perchè le tensioni sono standard.

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Non seguite questa guida, fate come ha fatto un mio cliente 2 settimane fa con il lettore dvd portatile..."a l'alimentatore non accendeva piu' il led, ho tagliato il cavo del connettore , avvitata una spina e inserita alla presa, non accende piu'.Forse un filo staccato".....

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@Sascha Pinna: Qui si sta parlando di alimentatore non recuperabile o assente, non certo di filo spezzato... non ho capito cosa intendeva il tuo cliente (suppongo che se lo sia riparato in casa) ma questo è un argomento che tratterò più avanti.

Questo articolo serve a far capire a chi non capisce la differenza tra V ed A come fare per sostituire un alimentatore, infatti non ho assolutamente spiegato come ripararlo. :)

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Non seguite questa guida, fate come ha fatto un mio cliente 2 settimane fa con il lettore dvd portatile..."a l'alimentatore non accendeva piu' il led, ho tagliato il cavo del connettore , avvitata una spina e inserita alla presa, non accende piu'.Forse un filo staccato".....

 

 

hihhiasdasdasd

se ho capito bene ha eliminato il trasformatore? avvittando una spina sul filo dove sta il jack.

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Ciao, secondo me dovevi distinguere il fattore alimentatore da caricatore, anche se sono lo stesso oggetto.

Ovviamente per i portatili la differenza non sussiste perchè l'alimentazione a rete bypassa la batteria che nel frattempo viene caricata.

 

Ma nel caso dei cellulari e tablet (quasi tutti) se si attaccano a rete la batteria si ricarica mentre fornisce lei l'alimentazione:

con micro USB la tensione è standard a 5.1 V mentre per le correnti non cambia molto se non nella velocità con cui si carica la batteria.

Anzi il PC solitamente sputa fuori 0.5 A... Poi i caricatori dei cell vanno da 0.7 A a 1 A, e quelli dei tablet a 2 A

Si dice che è meglio caricare con pochi ampere così la carica dura di più, specialmente con batterie non all'ultimo grido asd

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@flescio: I telefoni sono in grado di limitare la corrente assorbita quando sono collegati alla porta USB del PC (e anche il controller USB tiene monitorato l'assorbimento per evitare danni in caso di cortocircuito o comunque assorbimento troppo elevato), infatti si ricaricano lentamente.

Se fai anche un test con ricarica da alimentatore tablet (2-2,1A) mettendo un amperometro in serie tra telefono ed alimentatore ti accorgi che non assorbe comunque molto di più. In genere arrivano sui 700mA di ricarica, solo che l'alimentatore da 2A dura una vita rispetto ai "dadini" Apple da 1A, nonostante costino uno sproposito.

E coi tablet la cosa non cambia, perchè si... l'alimentatore cerca sia di ricaricare che alimentare il tablet, ma il tablet consuma molto, e l'assorbimento viene limitato in corrente dal tablet stesso. Infatti succede in certi casi che nonostante l'alimentatore sia collegato al tablet, il tablet anzichè ricaricarsi si scarichi.. molto più lentamente.

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scusate ma sostituire un alimentatore nn è molto difficile, io li vendo quindi nn ho problemi, ma la maggior parte dei clienti gli dico di portarmi il portatile o l'alimentatore , per capirne il voltaggio e amperaggio, sarebbe invece cosa molto utile e gradita una guida che mostri come poter riparare un alimentatore che nn va piu. che ne pensate?
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Ottima guida, va solo aggiunto che non tutti i notebook sono compatibili con alimentatori universali esempio il dell n5010 ricarica la batteria e funziona al 100% solo con alimentatore originale dell, con qualsiasi altro si accende, limita le prestazioni del notebook e non ricarica la batteria. Tutto ciò accade perché nell' alimentatore vi è montato un chip di controllo che verifica marca e potenza. Quindi prima di sostituire assicurarsi di non incorrere in problemi.

Modificato da ang
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Ottima guida, va solo aggiunto che non tutti i notebook sono compatibili con alimentatori universali esempio il dell n5010 ricarica la batteria e funziona al 100% solo con alimentatore originale dell, con qualsiasi altro si accende, limita le prestazioni del notebook e non ricarica la batteria. Tutto ciò accade perché nell' alimentatore vi è montato un chip di controllo che verifica marca e potenza. Quindi prima di sostituire assicurarsi di non incorrere in problemi.

Sapresti dirmi quanti pin ha l'alimentatore dal lato notebook?

 

EDIT: visto, mi piacerebbe fare qualche prova, perchè anche con quelli in genere si riesce a fare qualcosa per "ingannare" il PC o per inibire il controllo, ammesso che realmente ci sia.

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