All'Università della California i ricercatori cercano di "ridare vita" elettronicamente parlando ad un maggiolino morto.
Il corpo del maggiolino sarebbe infatti stato utilizzato come base per creare un micro-robot volante.
Non ci credete?
I tizi che hanno progettato questo bio-robot si sono basati sul principio che quando era in vita, i muscoli (di tipo striato) dell'insetto sono pilotati da terminazioni nervose che conducono stimoli elettrici.
A seconda dello stimolo che giunge dal cervello, l'insetto aprirà le ali oppure muoverà le zampe e via dicendo.
Se il cervello venisse sostituito con un chip in grado di captare i segnali radio, e, allo stesso momento l'integrato venisse programmato in modo da seguire determinate istruzioni per stimolare i muscoli dell'insetto defunto, si riuscirebbe a pilotare tutti i movimenti dell'animale.
E questo è quello che quei ricercatori hanno fatto.
Certo, i semplici integrati di cui disponiamo al giorno d'oggi non sono nemmeno paragonabili alla potenzialità incredibili del cervello dell'insetto, ma qui non stiamo parlando di sostituire le funzioni celebrali, ma solo di pilotare quelle motorie della cavia in questione.
Anche questo è modding... le signore saranno decisamente schifate a questo punto della spiegazione, ma la cosa se guardata da un angolazione prettamente scientifica risulta molto interessante.
La DARPA (Defense Advanced Research Projects Agency), la divisione del Pentagono che si occupa di ricerca e sviluppo già nel 2006 aveva presentato un progetto simile, aprendo addirittura un programma chiamato Hybrid Insect Micro-Electro-Mechanical Systems program che consisteva nello studio dei sistemi neuronali e biologici degli insetti.
http://www.nonsologaming.com/images/cyborg-beetle.jpg
All'Università della California i ricercatori cercano di "ridare vita" elettronicamente parlando ad un maggiolino morto.
Il corpo del maggiolino sarebbe infatti stato utilizzato come base per creare un micro-robot volante.
Non ci credete?
I tizi che hanno progettato questo bio-robot si sono basati sul principio che quando era in vita, i muscoli (di tipo striato) dell'insetto sono pilotati da terminazioni nervose che conducono stimoli elettrici.
A seconda dello stimolo che giunge dal cervello, l'insetto aprirà le ali oppure muoverà le zampe e via dicendo.
Se il cervello venisse sostituito con un chip in grado di captare i segnali radio, e, allo stesso momento l'integrato venisse programmato in modo da seguire determinate istruzioni per stimolare i muscoli dell'insetto defunto, si riuscirebbe a pilotare tutti i movimenti dell'animale.
E questo è quello che quei ricercatori hanno fatto.
Certo, i semplici integrati di cui disponiamo al giorno d'oggi non sono nemmeno paragonabili alla potenzialità incredibili del cervello dell'insetto, ma qui non stiamo parlando di sostituire le funzioni celebrali, ma solo di pilotare quelle motorie della cavia in questione.
Anche questo è modding... le signore saranno decisamente schifate a questo punto della spiegazione, ma la cosa se guardata da un angolazione prettamente scientifica risulta molto interessante.
Vi lascio al video:
[youtube:1b39707q]http://www.youtube.com/watch?v=PAeV96bTRiI[/youtube:1b39707q]
La DARPA (Defense Advanced Research Projects Agency), la divisione del Pentagono che si occupa di ricerca e sviluppo già nel 2006 aveva presentato un progetto simile, aprendo addirittura un programma chiamato Hybrid Insect Micro-Electro-Mechanical Systems program che consisteva nello studio dei sistemi neuronali e biologici degli insetti.