La questione è una: ci sono società di persone, e società di capitali. Nelle prime, in caso di fallimento ecc., per ripagare eventuali debiti può essere toccato il tuo patrimonio personale (macchina, casa ecc), nelle seconde no. Dal punto di vista della gestione le prime sicuro costano meno. Ora, a parte la descrizione moooooooolto grossolana, per esperienza personale, molti negozi che conosco non hanno altro che una ditta individuale, ossia ditta "xxx di pinco pallino", che credo sia la strada che sicuro persone più competenti di me ti indicheranno. Requisiti particolari non credo tu debba averne; ti riporto questo link che seppur sommariamente chiarisce un po di più la situazione
http://www.portaldiritto.com/come-aprire-una-ditta-individuale.htm
Ti riporto anche il caso di lavoro considerato come occasionale:
A partire dal 2003, è stato introdotto il concetto di lavoro occasionale all’interno della normativa italiana. Dal 2003 perciò, esiste la legge delega n. 30/2003 (meglio nota come legge Biagi) che stabilisce dei limiti perché l’attività sia da considerare occasionale e cioè:
Prestazione di durata inferiore a 30 giorni
Importo annuo massimo di 5.000 euro
Se una delle due condizioni non è soddisfatta, allora si parla di attività abituale, la quale è soggetta all’IVA e pertanto occorre aprire la partita IVA.