È una notizia che potrebbe cambiare il mondo delle protesi e la qualità della vita degli amputati. Nel 2017 arriverà sul mercato, e probabilmente sarà pienamente rimborsabile dal sistema sanitario nazionale, la mano artificiale robotica ideata e realizzata in Italia. L’ennesima eccellenza made in Italy che dimostra quanto siano elevate le menti dei ricercatori nostrani in special modo nel mondo scientifico e medicale nel caso specifico.
Ma come si è arrivato ad un simile risultato? Grazie al ricorso delle moderne tecnologie e alla lungimiranza degli studiosi italiani. L’eccezionale risultato è stato ottenuto grazie all’utilizzo delle stampanti 3D che, di supporto alla scienza, hanno permesso di superare ostacoli fino ad ora invalicabili. Come? Grazie a riproduzioni di elementi organici sempre più complesse e simili alle originali.
Frutto di una collaborazione tra l'Istituto Italiano di Tecnologia e l'Inail, la protesi è stata, per così dire, “battezzata” dai Ministri Poletti e Lorenzin. I primi test effettuati su pazienti amputati hanno dato risultati incoraggianti grazie anche alla sapiente scelta dei materiali che facilitano il suo utilizzo. La mano robotica è costruita con materiali plastici e componenti metallici con un peso contenuto, circa mezzo chilo, e un costo di poco superiore a quello di uno scooter.
Costo accettabile anche per il Ministero della Salute che non dovrà ricorrere ad un bilancio eccessivamente elevato. Nello specifico la mano artificiale può contare su due sensori che consentono la trasmissione degli impulsi elettrici cerebrali al braccio, permettendo così all’arto di effettuare una serie di movimenti in corrispondenza con la volontà espressa dal pensiero del paziente.
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Produttore: Made in italy
Dispositivo: Mano robotica
Prezzo: n-d
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È una notizia che potrebbe cambiare il mondo delle protesi e la qualità della vita degli amputati. Nel 2017 arriverà sul mercato, e probabilmente sarà pienamente rimborsabile dal sistema sanitario nazionale, la mano artificiale robotica ideata e realizzata in Italia. L’ennesima eccellenza made in Italy che dimostra quanto siano elevate le menti dei ricercatori nostrani in special modo nel mondo scientifico e medicale nel caso specifico.
Ma come si è arrivato ad un simile risultato? Grazie al ricorso delle moderne tecnologie e alla lungimiranza degli studiosi italiani. L’eccezionale risultato è stato ottenuto grazie all’utilizzo delle stampanti 3D che, di supporto alla scienza, hanno permesso di superare ostacoli fino ad ora invalicabili. Come? Grazie a riproduzioni di elementi organici sempre più complesse e simili alle originali.
Frutto di una collaborazione tra l'Istituto Italiano di Tecnologia e l'Inail, la protesi è stata, per così dire, “battezzata” dai Ministri Poletti e Lorenzin. I primi test effettuati su pazienti amputati hanno dato risultati incoraggianti grazie anche alla sapiente scelta dei materiali che facilitano il suo utilizzo. La mano robotica è costruita con materiali plastici e componenti metallici con un peso contenuto, circa mezzo chilo, e un costo di poco superiore a quello di uno scooter.
Costo accettabile anche per il Ministero della Salute che non dovrà ricorrere ad un bilancio eccessivamente elevato. Nello specifico la mano artificiale può contare su due sensori che consentono la trasmissione degli impulsi elettrici cerebrali al braccio, permettendo così all’arto di effettuare una serie di movimenti in corrispondenza con la volontà espressa dal pensiero del paziente.
Fonte:gnubik
Modificato da frankino