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Sulla scia dei recenti avvenimenti che hanno infiammato il web, soprattutto quella parte degli internauti che lo utilizzavano per scaricare materiale più o meno legale, ecco che la battaglia sembra spostarsi su altri lidi. Btjunkie, popolarissimo sito di ricerca torrent ha annunciato la sua definitiva chiusura dopo quasi 7 anni di onorato (o meno) servizio. Com'è noto per più esperti, il sito era già da tempo reso inaccessibile in molti paesi (Italia compresa). Ma utilizzando i vari servizi di proxy o il famigerato tor browser il limite veniva eluso facilmente . Ora invece, i gestori del servizio Canadese, visto le vicende che hanno riguardato Megaupload/video e i provvedimenti presi di rimando dai più famosi servizi di hosting (fileserve, filesonic etc...), hanno deciso di fare harakiri chiudendo deliberatamente il sito. C'è chi parla di una chiusura temporanea, in vista di un nuovo riassetto organizzativo (ossia lo spostamento dei server in paesi con meno vincoli, per esempio la Russia) Ma, leggendo il comunicato apparso sul sito in questione, non ho molte speranze al riguardo, anche se, spero di essere smentito. questa è la traduzione del comunicato. "Prendere questa decisione non è stato facile, ma abbiamo optato volontariamente per la chiusura. Abbiamo lottato per anni per il vostro diritto di comunicare, ma ora è tempo di andare. È stata l'esperienza di una vita e auguriamo a tutti il meglio". Ora, non sono qui per commentare la notizia, sono un acerrimo nemico della pirateria ed un altrettanto acerrimo sostenitore della condivisione. Certo c'è da dire che, citando un amato detto popolare, chi troppo vuole nulla stringe (e chi vuole capire capisca ). La pirateria è certamente un fenomeno inevitabile, ma ad oggi, basare su questa il fulcro di un attività remunerativa o meno è sicuramente più rischioso. Il problema nasce la dove dietro la lotta alla pirateria si cela una dittatura censoria. Ma su questo tema esistono migliaia se non milioni di discussioni, e per come la vedo io, poche reali mobilitazioni. Quindi ora dobbiamo attenderci un effetto domino anche nel mondo dei torrent? Credo proprio di no, visto che la loro architettura, prevede un totale decentramento dei flussi. Ma per quanto riguarda invece i motori di ricerca a cui fanno capo, bè! chi vivrà vedrà.
